Sono bastati 15 chilometri di gara per dare al Giro del Friuli una fisionomia ben definita e decisiva per le sorti della corsa.
Dopo 15000 metri dalla partenza da Pordenone, infatti, ha preso vita un’azione di 26 uomini che, col passare dei chilometri, ha vinto la resistenza del gruppo.
I fuggitivi, tra i quali erano presenti per la Lampre-ISD gli sloveni Bole e Spilak e il polacco Niemiec, hanno così ristretto ai componenti della sortita i discorsi per la vittoria: nei chilometri finali di una gara disputatasi in condizioni climatiche proibitive, Serpa e Brutt hanno attaccato partendo da un selezionato drappello di 5 atleti (Spilak tra di essi) avvantaggiatisi sugli altri fuggitivi nell’ultimo passaggio sulla ascesa di San Floriano.
Il colombiano Serpa ha preceduto Brutt sul traguardo, Spilak ha concluso la gara in 5^ posizione (in foto, lo sloveno infreddolito al traguardo), mentre Bole è riuscito a vincere la volata degli inseguitori, ottenendo il 6° posto.
Niemiec si è aggiudicato la classifica dei Gran Premi della Montagna.
“E’ stato un peccato non essere riusciti a ottenere più del 5° e del 6° posto, visto che eravamo riusciti a entrare nella fuga decisiva - ha commentato Grega Bole al termine della corsa - Niemiec ha lavorato molto bene, assieme ai corridori di altre squadre, per far sì che la fuga avesse buon fine; sull’ultimo passaggio della salita di San Floriano ho provato a tenere duro per perdere meno terreno possibile: sono riuscito ad agganciarmi al drappello di Spilak sul rettilineo finale, purtroppo però Serpa e Brutt avevano già preso un vantaggio incolmabile”.
ORDINE D’ARRIVO
1° Serpa
2° Brutt
3° Sorensen
4° Paterski
5° Spilak
6° Bole