Il Team LAMPRE-MERIDA ha chiuso il Giro delle Fiandre con un bottino che tradisce le aspettative: 44° posto per Pozzat0 a 4’56″ dal vincitore Cancellara, 60^ posizione per Cattaneo a 7’45″.
Queste le impressioni a caldo di Filippo Pozzato (foto Bettini) al termine della gara: “Durante la corsa stavo abbastanza bene ma, onestamente, devo dire che non sentivo la gamba al massimo. Ho comunque tenuto duro, anche grazie ai compagni, soprattutto Cattaneo e Cimolai. Stavo provando a rientrare sul primo gruppo che si era posto all’inseguimento di Cancellara, Sagan e Roelandts, ma sul Patersberg ho dovuto fare inoltre i conti con un problema al cambio che mi ha tagliato fuori da ogni gioco.
Non posso essere soddisfatto, eppure voglio guardare all’appuntamento della Parigi-Roubaix ancora con tanta convinzione e grinta: ho gran voglia di fare bene”.
Può invece sorridere Mattia Cattaneo, 22 anni, al suo primo Giro delle Fiandre: “Sono riuscito a rimanere a lungo nel gruppo di testa, speravo di poter dare una mano a Filippo per ottenere un bel risultato. Sul piano personale, sono soddisfatto: ho voluto fortemente provare a misurarmi con le corse del Belgio, per toccare da vicino tutte le difficoltà e le atmosfere di questi appuntamenti.
I primi giorni ho faticato, poi ho iniziato a capire i meccanismi che ti permettono di non affondare. Non sono le corse più adatte alle mie caratteristiche, però nel Giro delle Fiandre ho dimostrato di riuscire a non sfigurare”.
Questo il bilancio del ds Fabrizio Bontempi: “Non abbiamo centrato gli obiettivi prefissati. Ovviamente i ragazzi si sono impegnati, ma non è stato sufficiente.
L’analisi che Pozzato ha fatto della sua prova è stata molto onesta e da qui deve partire per trovare le energie giuste per farsi trovare pronto per la Parigi-Roubaix.
Bravissimo Cattaneo: voglia di apprendere associata a una grande classe, questo basta per rendere onore alla sua bella prestazione.
Bene Cimolai nel supportare Pozzato nelle fasi centrali della gara, mentre Graziato e Viganò sono stati tagliati fuori da forature e incidenti meccanici.
Petacchi ha dovuto abbandonare dopo il secondo passaggio sul Kwaremont per un colpo di freddo. Per Palini e Favilli il rammarico di non aver completato la corsa”.