E’ nata come una visita spontanea di alcuni corridori di punta del ciclismo italiano, curiosi di visionare il percorso iridato di Firenze 2013; è diventata una vera e propria ricognizione di campioni del pedale tricolore, desiderosi di carpire i segreti del tracciato toscano che a settembre assegnerà il titolo di campione del mondo in linea.
Nella giornata odierna, i corridori della LAMPRE-MERIDA Pozzato e Ulissi si sono ritrovati a Firenze con Paolini, Nibali, Aru, Agnori, Giampaolo Caruso e Visconti per far assaggiate alle bici Merida i 16,57 km del circuito mondiale (gara di 279,6 km, con partenza in linea da Lucca e seconda parte in circuito a Firenze, da ripetere 10 volte).
Gli atleti hanno percorso due giri, soffermandosi sui tratti più significativi.
Queste le impressioni di Pozzato: “La ricognizione è stata certamente utile per ricavare dal vivo delle prime valutazioni che, sulla carta, sono difficili da elaborare.
Le difficoltà altimetriche sul percorso ci sono, ma la foga della gara e i vari risvolti tattici che condizioneranno la corsa potranno rendere il tracciato più scorrevole di quanto possa sembrare.
Potrà arrivare a giocarsi il Mondiale un gruppo abbastanza ampio di corridori, ma attenzione: bisognerà avere gamba, quindi è necessaria una condizione ottima, e in più si deve essere abituati a sostenere lunghe distanze.
Ovviamente, mi piacerebbe far parte del progetto della Nazionale: correre a Firenze, in Italia, in uno scenario così suggestivo, è un traguardo significativo.
So bene che, per entrare nel gruppo azzurro, devo dimostrare di possedere le caratteristiche che ho poco fa elencato, ovvero di essere in condizione e di dare segnali di poter essere competitivo oltre i 250 km.
Quindi, penso che l’attività agonistica che svolgerò con la LAMPRE-MERIDA nei mesi estivi sarà fondamentale: dovrò andare forte, oltre che per dare soddisfazioni al mio gruppo sportivo, per offrire quei segnali necessari a meritarmi l’eventuale convocazione”.
Ulissi ha provato a evidenziare i punti cruciali del tracciato: “Nel finale del circuito, c’è uno strappo che sembra essere un trampolino naturale per attaccanti in cerca di gloria.
Si tratta dello strappo di via Salviati, 600 metri al 10% di pendenza media e con pendenza massima del 16%, a 5 km dal traguardo. Vi si arriva dopo aver affrontato la salita di Fiesole ed essersi buttati in una discesa molto rapida, quindi chi avrà gamba potrà a mio avviso fare la differenza.
Il percorso mi piace, sia dal punto di vista tecnico, che sul piano del fascino. Correre a Firenze è una meraviglia, penso che paesaggisticamente sarà un Mondiale straordinario”.
Il general manager della LAMPRE-MERIDA, Giuseppe Saronni, ha ascoltato con attenzione i resoconti dei due atleti del team: “E’ bello vedere che i corridori della nostra squadra mostrino interesse per l’appuntamento iridato.
Dalle prime impressioni che hanno raccolto oggi, sembra che sarà necessaria una condizione ottima per essere della partita.
Come squadra, sappiamo che l’attività estiva dei nostri corridori risulterà essere importante anche nell’ottica del Mondiale, quindi saremo ben felici di poter valutare con i nostri tecnici i risultati e le indicazioni che sapranno fornire gli atleti blu-fucsia-verdi possibili membri della Nazionale.
Il lavoro a stretto contatto con i nostri atleti ci darà in presa diretta i riscontri necessari per capire che potrà essere protagonista a Firenze”.