Ventuno anni, prima stagione da professionista, tanta grinta e coraggio da vendere.
Con queste credenziali, Luca Wackermann (foto archivio Bettini) non ha esitato di fronte alla tradizione sfavorevole che vede la LAMPRE-MERIDA a secco di soddisfazioni nella storia della Clasica San Sebastian: il corridore lombardo si è lanciato nei primi chilometri di gara in avanscoperta assieme a Kaisen, Aramendia e Krizek, dando vita a una fuga che ha toccato un vantaggio massimo di 12′.
Il gruppo si è mosso all’inseguimento sotto la spinta della Movistar, concludendo la caccia ai fuggitivi dopo 200 km. Wackermann è stato l’ultimo attaccante ad arrendersi al ritorno del plotone.
Purtroppo per la LAMPRE-MERIDA, nessun altro corridore blu-fucsia-verde è riuscito a rimanere nelle posizioni di testa quando, al secondo passaggio sullo Jaizkibel, la corsa si è accesa: il primo corridore a giungere al traguardo per a squadra diretta dal tecnico Matxin è stato Durasek, 22° a 2’22″ dal vincitore Gallopin.
In ritardo gli attesi Cunego (72°) e Pozzato (87°).
Grazie alla fuga, Wackermann (ha corso in sella a una Merida Reacto Evo con ruote Fulcrum da 35mm) ha conquistato la classifica dei Gpm e il premio di corridore più combattivo.
Questo il commento del ds Matxin: “Ottimo l’approccio alla corsa di Wackermann, davvero concentrato fin dalle prime pedalate e voglioso di realizzare una grande prova. Per lui è stata una corsa molto faticosa, ma deve essere soddisfatto per quello che ha fatto.
Sottolineerei anche la buona prestazione di Durasek, al rientro alle corse dopo un periodo di pausa agonistica. Meno positiva la giornata di Pozzato e Cunego, mentre Graziato e Cimolai hanno accusato qualche problema fisico”.
ORDINE D’ARRIVO
1- Gallopin 5h39’02″
2- Valverde 28″
3- Kreuziger s.t.
4- Nieve s.t.
22- Durasek 2’22″
49- Mori 4’40″, 72- Cunego 6’34″, 87- Pozzato 13’14″, 97- Wackermann 20’10″.