Neanche il tempo di dare un occhiata al paesaggio cinese e Davide Viganò ha salutato la compagnia del gruppo al via della terza edizione del Giro di Pechino.
Il ciclista della LAMPRE-MERIDA ha dato vita, assieme ad altri tre atleti (Wauters, Cordeel e Nishizono), alla fuga che ha caratterizzato la frazione inaugurale della corsa asiatica (Shunyi-Huairou Studio City, 190,5 km), conducendo la gara fino a 30 km dal traguardo, toccando un vantaggio di 8’30″.
Quando le sorti della fuga sono apparse segnate, Cordel si è impegnato in una resistenza solitaria, piegato dal gruppo a ai -5 km.
Spazio sulle strade di Huairou alle ruote veloci e gradi di capitano della LAMPRE-MERIDA per Roberto Ferrari (foto archivio Bettini), ben lanciato da Palini e Cimolai. Lo sprinter di Gavardo ha provato a seguire Petacchi, partito molto lungo, senza però trovare il varco giusto per sopravanzare una prima fila di velocisti: vittoria per Hushovd su Mezgec e Maes.
Ferrari si è dovuto accontentare della 10^ posizione.
ORDINE D’ARRIVO
1- Hushovd 4h20’34″
2- Mezgec s.t.
3- Maes s.t.
4- Petacchi s.t.
10- Ferrari s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1- Hushovd 4h20’24″
2- Wauters 3″
3- Mezgec 4″
4- Maes 6″
12- Ferrari 10″