Domenica 23 marzo, sotto un cielo che minaccia anche quest’anno di essere poco clemente verso i corridori, la LAMPRE-MERIDA parteciperà alla Milano-Sanremo.
Lo staff tecnico ha selezionato i seguenti corridori: Matteo Bono, Davide Cimolai, Sacha Modolo, Manuele Mori, Filippo Pozzato, Maximiliano Richeze, Diego Ulissi, Luca Wackermann.
La squadra sarà diretta dal tecnico Orlando Maini, il quale si avvarrà della collaborazione dei massaggiatori Capelli, Del Gallo, Della Torre, dei meccanici Bortoluzzo, Pengo, Possoni, del dottor Beltemacchi e dell’autista Bozzolo.
La formazione dei patron Galbusera, nella sua più che ventennale storia, ha già vinto la Classicissima nel 1993 grazie a Fondriest. In più, nella selezione blu-fucsia-verde ci sarà un corridore che ha già assaporato il gusto del successo (Pozzato, nel 2006) e un altro ciclista che, al suo esordio nella Milano-Sanremo, ha sfiorato il podio (Modolo, 2010).
Filippo Pozzato sa come si vince una Milano-Sanremo: “Lavorando tanto sin dall’inverno, conoscendo ogni metro del percorso e sapendo leggere la corsa con rapidità.
Il tracciato, tornato quello del 2007, favorisce i velocisti puri. Avevo studiato bene la Pompeiana, ma non ci sarà, quindi bisogna pensare a quale sviluppo potrà avere la gara.
Anche le condizioni atmosferiche influiranno sull’esito: lo scorso anno fu una Classicissima stravolta dalla neve, quest’anno la situazione dovrebbe essere migliore, anche se c’è possibilità di pioggia.
La squadra è completa, abbiamo le potenzialità per essere sempre nel vivo della corsa.
Ho grandi motivazioni, la Sanremo è una gara che emoziona e il solo ricordo di quanta gioia ho provato nel vincerla mi fornisce una carica eccezionale”.
Modolo si avvicina alla Classicissima dopo un avvio di stagione spumeggiante, impreziosito da quattro successi: “La Milano-Sanremo è una corsa che mi piace moltissimo, lo capii subito al mio esordio nel 2010. Per poter arrivare sul traguardo con speranze di essere competitivi, bisogna correre con attenzione in ogni momento. Ho la fortuna di essere un corridore che non teme le lunghe distanze: più è lunga la corsa, meglio è per me, quindi sfiorare i 300 km non mi spaventa.
Vedremo come si svilupperà la corsa, mi auguro di poter arrivare lucido nel finale”.
Ulissi reciterà invece la parte dell’outsider: “Il percorso, riproposto nella vecchia versione, è sulla carta poco favorevole ad attaccanti o a corridori che cercano di anticipare i velocisti.
In realtà, la Sanremo vive di così tante variabili che ogni soluzione è potenzialmente valida.
Per me, è forse ancora un po’ prematuro pensare di puntare con decisione alla vittoria, dato che devo ancor lavorare per essere incisivo anche sulla distanza, ma questo non significa che mi precluderò la possibilità di aiutare fino in fondo i miei compagni o di provare a muovermi se mi trovassi nelle giuste condizioni”.