Esempio di puntualità svizzera al Tour of Utah, con l’elvetico Schar che riesce a difendere con i denti un vantaggio minimo (2″) sul gruppo lanciato all’inseguimento, andando a cogliere il successo nella 2^ tappa.
La giornata statunitense è stata impegnativa, considerando che la 2^frazione del Tour of Utah è stata la più lunga della corsa a stelle e strisce (210,3 km) e ha proposto un notevole dislivello altimetrico, ben 3686 metri.
Partenza da Penguitch (2011 metri sul livello del mare) e arrivo a Torrey (quota 2085 metri) dopo aver scollinato su 4 Gpm, il più impegnativo dei quali, posto sul Boulder Mountain, ha portato il gruppo a un altitudine di 2928 metri.
Schar è fuggito dal gruppo fin dai primi chilometri di corsa, riuscendo ad accumulare un vantaggio sufficiente per superare il Boulder Mountain con più di 3′ di vantaggio, un margine sufficiente per vincere la battaglia contro il gruppo.
Tra i 43 inseguitori erano presenti anche 6 corridori della LAMPRE-MERIDA, ovvero Conti, Horner, Anacona, Dodi, Koshevoy e Wackermann, con quest’ultimo 8° nell’ordine d’arrivo e 2° nella classifica riservata ai giovani (stesso tempo, ma peggiori piazzamenti rispetto a Tanner Putt).
Nella graduatoria generale comanda Kocjan, Wackermann (foto archivio Bettini) è 7° (+12″) e Horner 13° (+17″).
ORDINE D’ARRIVO
1- Schar 5h03’00″
2- Kocjan 2″
3- Tvetcov s.t.
4- Reijnen s.t.
8- Wackermann s.t.
13- Conti s.t., 17- Horner s.t., 25- Anacona s.t., 40- Dodi s.t., 42- Koshevoy s.t., 81- Palini 13’21″, 114- Vaccher s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1- Kocjan 9h54’02″
2- Schar 2″
3- Tvetcov 8″
4- Reijnen 12″
7- Wackermann s.t.
13- Horner 17″, 22- Conti s.t., 27- Dodi s.t., 38- Koshevoy s.t., 42- Anacona s.t., 69- Palini 13’27″, 108 Vaccher 14’39″